La storia di Adriano improvvisamente guarito

Adriano D’Andrea, giovane di Montalto Uffugo, afferma di essere guarito miracolosamente durante un raduno di preghiera allo stadio Arechi di Salerno. Rimasto gravemente ferito in un incidente nel 2007, non riusciva più a camminare. Durante la preghiera con Padre Betancourt, ha sentito una forza inspiegabile e si è alzato in piedi. Emozionato, ha raccontato l'accaduto davanti a migliaia di fedeli. "A Te, Signore, lode e gloria per sempre: hai compiuto meraviglie nella mia vita!"

La storia di Adriano improvvisamente guarito

MONTALTO UFFUGO – Rimarrà di certo impressa la giornata di ieri ad Adriano D’Andrea, il giovane di Montalto Uffugo, che si dice miracolato nel corso della giornata di preghiera di intercessione per gli ammalati organizzata dal Rinnovamento Carismatico dei Servi di Cristo Vivo tenutasi nello stadio “Arechi” di Salerno.

È una storia di dolore e sofferenza quella di Adriano, che porta il peso e il rimorso della morte di suo cugino Daniele, avvenuta nel 2007 lungo la strada provinciale di Montalto a causa di un incidente d’auto che vedeva lo stesso Adriano alla guida della vettura. L’impatto ha lasciato ferite profonde che hanno reso necessari vari interventi chirurgici ma soprattutto una parentesi di coma lunga 18 giorni, durante i quali l’unica cosa che ricorda è l’immagine di Gesù al suo fianco avvolto la una luce. Ma il destino riserva al giovane trentacinquenne altre sofferenze: ancora un incidente stradale, un anno dopo il tragico impatto e questa volta sono le vertebre ad avere la peggio: inizia un calvario di interventi chirurgici e riabilitazione vissuta nel dolore e nella speranza di tornare a camminare. Il miracolo, racconta il giovane, sarebbe avvenuto sabato scorso a Salerno mentre partecipava al raduno nazionale dei carismatici, avrebbe sentito una forza toccarlo nel momento in cui ha visto rivolgere verso di lui le mani di Padre Betancourt. «Con la forza della preghiera e l’aiuto dello Spirito Santo», Adriano ha raccontato di essersi sentito ad un tratto leggero, con un sentimento di incredulità mentre si alzava in piedi e chiedeva se fosse veramente lui il destinatario di tanta grazia. La risposta, dice, gli è venuta direttamente dalle sue vertebre: il dolore era svanito.

Il movimento ora promuove la sua testimonianza come prova che lo Spirito Santo ha davvero agito su di lui, tanto che il giovane ha voluto salire sul palco per gridare al miracolo, tra le lacrime di gioia dei familiari e l’incredulità dei presenti.

 


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